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La disinformazione manipola mercati, istituzioni e persone. È questa l'emergenza del XXI secolo e in molti ne siamo inconsapevoli. La sola risposta possibile sembra essere quella educativa, che viene invocata di fronte a qualsiasi fenomeno complesso: dalle fake news all'emergenza ambientale, dall'espansione delle mafie ai problemi di integrazione degli immigrati, dalla crisi economica ai pericoli dell'intelligenza artificiale. Eppure l'istruzione non è per nulla al centro delle scelte politiche e del dibattito pubblico. In questo saggio, spiazzante e visionario, vengono collegati fili apparentemente dispersi: si riflette sull'importanza delle parole, sul ruolo del pedagogista come intellettuale, sulla rifondazione delle discipline dell'educazione attraverso lo studio delle neuroscienze, della genetica e dell'intelligence quali settori chiave per comprendere il presente e progettare il futuro.